Se sei un imprenditore che si trova a dover gestire una o più società operative e magari hai anche in vista un passaggio generazionale che coinvolge diversi discendenti, allora… perché non pensare ad uno strumento che ti permetta di gestire la situazione in maniera ottimale e conveniente? In questi casi, uno strumento valido per la realizzazione di un sano ricambio generazionale, potrebbe essere la costituzione di una holding.

Cos’è una holding?

La definizione che l’enciclopedia Treccani ci fornisce di holding è:

abbreviazione di holding company, con cui si designa una società finanziaria (capogruppo o madre) che detiene una parte, o la totalità, del capitale di altre imprese (che possono avere per oggetto settori economici diversi oppure distinte fasi dello stesso processo produttivo), al fine di controllarne la gestione finanziaria, industriale e commerciale.

In sostanza, la holding è una società finanziaria che detiene la maggioranza delle azioni e il controllo di un gruppo di imprese.

Ora vediamo in che modo la holding può essere utilizzata efficacemente per il processo di passaggio generazionale.

Per esempio, può risultare appropriata la creazione di una holding, quando si ha la necessità di trasferire un patrimonio che contenga diverse attività commerciali e magari anche qualche immobiliare. In tal caso, spesso, risulta opportuno separare i vari business, in modo tale da lasciare le società operative ad alcuni dei figli (generalmente quelli con maggiore attitudine imprenditoriale e di leadership) e poter soddisfare gli altri o con le immobiliari (se presenti) o in denaro o in beni. Tuttavia, può essere presente l’esigenza di conservare una gestione strategica unitaria (di gruppo), allora è praticamente obbligata la scelta di costituire una holding e contemporaneamente di modificare i vari statuti (riguardo alle scelte dell’organo amministrativo) e predisporre patti parasociali.

In questo modo si ottiene un notevole arginamento della “conflittualità” familiare all’interno della holding, risparmiando conseguenze immediate sull’attività delle società operative.

Risulta anche più semplice il subentro dei successori, poiché i passaggi di proprietà saranno relativi solamente alle quote della holding.

La holding dal punto di vista fiscale

Dal punto di vista fiscale, la prospettiva potrebbe risultare altrettanto allettante e conveniente, visti alcuni benefici di cui sarebbe possibile godere.

Ad esempio, si potrebbe optare per il consolidato fiscale (artt. 117,129 Tuir) o per il gruppo Iva (dpr 633/72, artt. 70bis-70duodecies).

Altro aspetto interessante è rappresentato dalla possibilità di ottenere l’esenzione del 95% delle plusvalenze dovute alla cessione delle partecipazioni (se si rispettano le condizioni per la Pex, art. 87 Tuir).

Inoltre, si presenta un’altra possibilità che spesso viene apprezzata dall’imprenditore, ovvero è possibile operare una donazione con riserva di usufrutto delle partecipazioni detenute nella holding e, così facendo, l’imprenditore può conservare il diritto al controllo, il diritto ai dividendi e può beneficiare dell’abbattimento della base imponibile per l’imposta di donazione (per il valore della nuda proprietà).

Aspetti chiave nella scelta di una holding

Ovviamente, durante la valutazione della scelta di costituire una holding o meno, vanno considerati vari aspetti quali:

  • il costo di gestione della holding;
  • la forma giuridica più appropriata con cui costituire la holding.

La società che svolge funzione di holding infatti deve preoccuparsi di effettuare le dovute comunicazioni all’archivio dei rapporti finanziari; cosa va comunicato:

  • le partecipazioni,
  • i finanziamenti ricevuti dai soci della holding e quelli che la holding stessa ha concesso alle partecipate,
  • i prestiti obbligazionari (sia emessi dalla holding e sottoscritti da terzi, sia emessi dalle partecipate o da terzi e sottoscritti dalla holding; sono esclusi dalla comunicazione invece quei prestiti obbligazionari che sono sottoscritti dalla holding ma sono emessi da stati sovrani, istituti di credito o intermediari visto che la comunicazione è effettuata direttamente dagli intermediari stessi).

Vanno comunicati anche il cash pooling, il rilascio di garanzie a terzi a favore di società partecipate e rilascio di garanzie da parte di terzi ad interesse della holding a favore dell’intermediario.

Vanno comunicate infine le garanzie.

La forma giuridica della holding

Per quanto riguarda la forma giuridica, si potrebbe considerare l’ipotesi di costituire una holding in forma di società semplice visti la flessibilità di amministrazione e l’abbattimento dei costi gestionali.

La holding può dunque proteggere come uno scudo le società operative dai conflitti gestionali, arginandoli soltanto al livello della capogruppo. La holding può aiutare a dare un ordine ben delineato, fornendo l’armatura ad un insieme di attività che fanno capo alla stessa “proprietà” e facilitando anche l’ingresso di successori. Inoltre, la holding può rappresentare un punto chiave per la strategia che determinerà il futuro dell’impresa familiare.

Non va sottovalutata l’importanza di valutare ogni strumento disponibile per la gestione del passaggio generazionale, poiché ogni singolo caso può trovare la propria soluzione in maniere e modalità differenti.

Per questo è importante valutare in anticipo e affidarsi a professionisti che sappiano individuare la strada più appropriata e conveniente per ogni impresa, combinando anche diversi strumenti per lo stesso scopo (come ad esempio si potrebbe fare con holding e patto di famiglia).

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